Pescare .. anche questo è fare squadra

Sono delle emozioni che ti entrano nel sangue o forse sarà quel 75% d’acqua di cui siamo fatti che crea questa sorta di dipendenza, o più probabilmente la pace, la serenità, la spensieratezza, i profumi, gli odori e quel sottofondo… certo, sempre se Stefanetto Jack, il vero “Sampei” della situazione, ehm … non ha mangiato pesante !!! Ed è cosi che, magari anche quando dovresti stare a casa a preparare il compito di economia o la traduzione di latino, vai a pesca prima di andare ad allenamento (e quanto vorrebbero i tecnici che fosse per trovare la giusta concentrazione n.d.r.) e stai li, osservando attentamente un galleggiante anche per ore. Lo osservi attentamente e non fai altro che ripeterti “adesso parte, adesso parte … ora sparisce. Ecco adesso va giu’ !!!”. Le ore passano e tu neppure te ne accorgi e poi succede davvero: è il momento in cui il mondo si ferma per una frazione di secondo e dove ogni tuo pensiero è dedicato a quel momento. Ma poi il tempo ricomincia a scorrere, i riflessi ripartono, la ferrata e’ sempre pronta …e via, il gioco inizia: l’adrenalina entra in circolo, il cuore arriva in gola, e poi apriti cielo quando ti accorgi che è grosso e fai di tutto per portarlo a te, credi di avercela fatta e invece ..invece ecco che tira fuori tutte le sue forze, che sa istintivamente di stare a lottare per la sopravvivenza. Ogni metro che guadagni vedi il tuo desiderio avvicinarsi, ogni metro che riprende vedi il tuo sogno allontanarsi. Dall ‘altro capo del filo ci sei tu, sempre sicuro di te, perchè sei uno che sa il fatto suo, tanta esperienza, un po’ come quando stai per fare una prima intenzione o un mani out da manuale. Poi arrivano anche i dubbi, tutta la tua sicurezza svanisce, si annienta. La tua esperienza e la tua bravura, conquistate con il tempo e con gli anni, vacillano. “ E se ho sbagliato qualcosa sulla montatura o forse era meglio uno 0,12 invece di uno 0,10?” – “ E se il muro è messo bene e mi becco la murata?” Ed è la paura di perdere quella sfida che magari da mesi stavi cercando, di prendere il “mostro”, di perdere quella finale !!!

Succede anche cosi: quattro amici, una passione … forse due. Succede anche cosi: che ci si trova dalla B1 all’U17 a giocare la stessa partita, la stessa gara … Succede anche cosi, che si fa squadra. Perchè si, pace, serenità, ma anche tanto divertimento. Certo, sempre se i tuoi compagni di pesca a cui avevi prestato la canna per una gara ad armi pari non te la distruggono e tenti di ucciderli (vero Jack De Vecchi?). E che dire di quella tentazione di buttare in acqua non solo il pesce appena pescato per ridare lui la libertà, ma anche l’amico Planc … per dare a tutti gli altri la libertà, un pò di pace da tutte quelle chiacchere … ma poi ti ripesca la canna che un pesce davvero mostruoso ti aveva rubato, col pesce ancora all’amo … che talento … e allora come fare a non perdonarlo? E poi il vero cantastorie del gruppo, Nello, che racconta sempre ciò che combinano gli altri e chissà quante ne combina lui !!!

Il mitico Takao Yaguchi quando scrisse Sampei sapeva che sarebbe stato necessario insegnare ai ragazzi ad essere rispettosi della natura, ma sapeva anche che per capire il senso della pesca era fondamentale saper accettare la sconfitta, come nella pallavolo, come nella vita … in fondo molti uomini pescano per tutta la vita, senza sapere che non è un pesce ciò che stanno inseguendo. [Cit. Henry David Thoreau]

Ps Lasciamo tutto all’esperta regia di Giacomo Jack Stefanetto … ah, dimenticavamo … BUONA PESCA !!!