VOLLEY TEAM CLUB ARREX – PALLAVOLO MOTTA: 1-3 PARZIALI: 25-18 (26’), 25-27 (31’), 24-26 (32‘), 21-25 (30’). Tot. 1.59’ BIBIONESANDONA’: Capra, Schiavinato, Foroni, Puhar, Pegoraro, Stefanetto, Favaretto, Giraudo, Chiodin, (lib.), Bugin, Salvatore, Vescovi. All. Cappellotto. MOTTA: Follador, Carniel, Stopar, Zanardo, Scappin, Ioppi, Lazzari, Quarti, Daldello (lib.), Gabana, Maniero. All. Orsatti. ARBITRI: Marocci di Ravenna e Marchetti di Forlì. Alla vigilia Cappellotto aveva avvertito i suoi ragazzi che questa era una partita da prendere con le molle, perché Motta ha i numeri per togliersi dal pantano della zona retrocessione e il tecnico lagunare ha avuto purtroppo ragione. Il campo del VTC Arrex viene espugnato per la seconda volta in questa stagione (la prima a fine Ottobre con Mestrino) dal Pallavolo Motta che sicuramente il BibioneSandonà non ha affrontato con la giusta determinazione, facendo vedere qualche passo avanti rispetto a quanto visto a Monselice, ma che paga cari i troppi errori commessi nelle fasi salienti. La partita tra l’altro era iniziata bene, con i padroni di casa che chiudono abbastanza agevolmente il primo set 25-18. Anche nel secondo set l’Arrex è avanti fino al 20-17. A quel punto la squadra di Cappellotto si blocca, Motta aggancia a quota 20 e poi si impone ai vantaggi. Stesso copione anche nel terzo set. Il BibioneSandonà non riceve bene, ma i padovani fanno anche peggio, nel finale però Maniero non sbaglia un colpo mentre i veneziani non trovano il giusto terminale offensivo e così di nuovo sono gli ospiti ad imporsi ai vantaggi. A quel punto Motta trova fiducia e completa l’opera chiudendo il quarto set 25-21. “Davvero una brutta prestazione da parte nostra – ammette Stefano Cappellotto –abbiamo giocato davvero con poco carattere. Abbiamo buttato via l’occasione di fare punti importanti, perché ora siamo attesi da una serie di gare molto ostiche con Mestrino, Potentino e Bassano, tre delle prime cinque in cima alla classifica e per sperare di ottenere qualcosa dobbiamo giocare con tutto un altro spirito”.